‘Rodin, il marmo la vita’ una mostra imperdibile

Tra le molte mostre pittoriche, a Milano a Palazzo Reale, dal 17 ottobre 2013 al 26 gennaio 2014, c’è stata anche una ricca e preziosa esposizione di sculture dedicata al grande genio artistico dell’artista francese Auguste Rodin.

Collocate nella Sala delle Cariatidi in un allestimento scenografico assai azzardato e sorprendente, tra ponteggi e assi di legno, le opere di Rodin spiccavano nella loro essenzialità, offrendosi al pubblico in tutta la loro semplicità e, contemporaneamente, prendendo vita nel loro splendore anche grazie alle luci di Giambattista Buongiorno.

Oltre sessanta sculture di enorme fascino e bellezza, esaltate dal rigore dell’esposizione: una più bella dell’altra, difficile stilare una classifica, ma alcune tra di esse risaltavano per l’intensità espressiva e l’armonia delle linee, come ‘La convalescente’ ispirato dall’amante e musa Camille Claudel, o come ‘La donna piangente’, ‘L’orfana alsaziana’, ‘La mano di Dio’ o ‘Il segreto’.

Troviamo anche un interessante busto raffigurante il grande scrittore francese Victor Hugo  e anche ‘L’aurora’ e ‘La piccola fata delle acque’, sempre dedicate alla Claudel, infelice ed eccellente scultrice, della cui arte pare Rodin fosse geloso e temesse il confronto di fronte alle sue creazioni.

Pur mancando il celebre ‘Pensatore’, l’esposizione milanese non ha deluso sicuramente gli estimatori del grande artista che, dopo Michelangelo, ha saputo rivoluzionare la tradizione plastica moderna. Suddivisa in tre sezioni: L’illusione della carne e della sensualità; La figura nel blocco e La poetica dell’incompiuto, la mostra ha offerto un percorso cronologico nell’estetica e nella pratica scultorea del genio francese facendone emergere la sensibilità del tutto nuova rispetto alla sua epoca.

Promossa dal Comune di Milano – cultura, Palazzo Reale, Musée Rodin di Parigi, Civita ed Electa in collaborazione con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, la più completa rassegna che sia mai stata dedicata ai marmi di Rodin ha riscosso un grande interesse e una forte affluenza da parte del pubblico, come raramente accade per una mostra di sculture.

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